Quando nell’ormai lontano 2002 Eugenia Barbierato ci accompagnò a visitare le ex Colonie GIL di Cesuna assieme al compianto Domenico Frigo, la Fondazione e la Sezione AIAS di Vicenza erano alla ricerca di una struttura sull’Altopiano di Asiago da adibire a Casa Vacanze. Nico Frigo, allora Vice Sindaco della Giunta Bolzon, a sua volta era alla ricerca di una soluzione per le vecchie ex Colonie che privilegiasse il Sociale.
E l’incontro fu determinante.

Utilizzate da giovani tedeschi che ogni anno giungevano sull’Altopiano per il Campo Scuola, stavano diventando pericolose sia per l’inadeguatezza degli impianti, che per la staticità di alcune parti. La bellezza del luogo e come potevano essere un giorno recuperati gli edifici, ci conquistò immediatamente.
Per essere maggiormente legati al territorio e per dare una risposta del “Dopo di Noi” alle famiglie dell’Altopiano, la Fondazione decise di realizzare nell’ex Villino Brunialti una Comunità Alloggio che rispondesse a queste esigenze che per l’età dei genitori stavano diventando emergenze.
Alla Fondazione, che divenne così la capofila, si aggiunse l’A.I.A.S. di Vicenza, di Verona e di Venezia e il C.C.S. (Consorzio Cooperative Sociali di Padova) in rappresentanza di quattro Province.
Furono firmate le Convenzioni di concessione gratuita per trent’anni rinnovabili e si iniziò la ricerca dei finanziamenti.
Si ottennero sia dalla Regione Veneto (art.25), grazie all’interessamento bipartisan di Sante Bressan e Achille Variati, che dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona finanziamenti significativi ai quali si aggiunse successivamente quello della Fondazione Vodafone Italia per un totale di c.ca 2 milioni di euro. Al raggiungimento di questa cifra hanno concorso anche i Comuni di Roana e di Rotzo, i volontari dell’Unitalsi con i mercatini di Natale e l’Associazione delle famiglie “Stella Alpina” che hanno a loro volta coinvolto associazioni e gruppi dell’Altopiano nonché il 5 x 1000. Con questi fondi abbiamo realizzato la Comunità Alloggio di Cesuna per 10 posti letto più due di pronto intervento ed il 90% dell’ex abitazione custode con altri dodici posti letto.
Le prime persone inserite nel mese di agosto 2011 sono quelle rientrate sull’Altopiano da residenze sparse sul territorio provinciale più alcuni disabili che non hanno ancora trovato accoglienza nelle aziende Ulss dei propri Comuni.
La ristrutturazione è stata lunga e difficoltosa a causa delle condizioni esistenti e per l’aggiunta di un nuovo corpo di fabbrica che permette di raggruppare al primo piano la zona notte. Ciò ha comportato un consistente aumento di spesa, ma sicuramente ne è valsa la pena.
La struttura è infatti provvista di un capiente ascensore monta lettighe e al secondo piano dispone di un ampio salone per attività collettive e di formazione. Gli spazi esterni sono mantenuti a prato ma confinano con un parco nel quale, ad ultimazione dell’intero progetto, verranno piantumate nuove essenze arboree autoctone in sostituzione di quanto estirpato per dare luce e sole alla Comunità.
Il Consiglio di Amministrazione e le Associazioni aderenti ringraziano tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa importante opera sociale. Alla Cooperativa MeA che gestisce la struttura un augurio di Buon Lavoro.

Il Presidente
Prof. Mario Giulianati